sabato 14 maggio 2011

Silenziosamente arriva l'estate.

A Tokyo è arrivata silenziosamente l'estate e riflettendo sull'anno passato comprendo che probabilmente ho fatto la metà dei buoni propositi che mi ero prefissato. Allora perché mi sento così indietro ancora?

Non c'è molto da dire, tirando le somme penso che scrivere questo blog mi ha fatto riflettere moltissimo su me stesso, sono senza ombra di dubbio il MIO lettore più fedele, mi rileggo, mi correggo, ci rifletto e ..."ma cosa volevo dire"? ...penso. Criptico, penso.
La realtà è che non sono molto bravo a descrivere le cose mettendo da parte l'emotività, non sono un giornalista e probabilmente nemmeno un fotografo in grado di raccontare storie.
Mi definirei più un cultore del bello ecco. Penso che il mondo ha bisogno anche di queste persone.

Ieri sono andato a Shibuya per cercare sugli spot buoni per il mio prossimo set, sto organizzando degli scatti con una ragazza che fa la barista in un Rock Bar di Tokyo, molto bella e molto tatuata, cosa abbastanza inusuale qui a Tokyo. Si, pur stando nel 2011 il Giappone è ancora ricoperto da un velo di indignazione verso qualsiasi cosa riguardi "l'iniettarsi dell'inchiostro nella pelle con gli aghi". Ma come il popolo degli "Irezumi 入れ墨" (dal giapponese letteralmente insertion of ink under the skin to leave a permanent, usually decorative mark) con una tradizione del tatuaggio millenaria oggigiorno si scandalizza di fronte ad un tatuaggetto? Si. In Giappone il tatuaggio viene ancora considerato come una pratica Yakuza (la mafia) di conseguenza ai tatuati non è possibili accedere in determinati luoghi come i bagni pubblici, i bagni termali o fare determinati lavori (specie se si hanno tatuaggi sulle braccia).
Tornando alla mia modella, non è di certo una criminale ma ovviamente in un posto dove farsi tatuaggi è considerato ancora molto ribelle, di ribelli ce ne sono tanti. In italia ormai sei alternativo se non te li fai. Non voglio aprire assolutamente un dibattito sul tatuaggio, non volevo affermare che le persone si fanno tatuaggi per ribellione, ognuno si tatua per le sue ragioni, dico che farsi un tatuaggio in giappone ha un valore diverso e che bisogna tener conto dell'impatto che avrà sugli altri, sulla società e come si rifletterà sulla tua vita lavorativa. Tutto qui.
La location che ho scelto è abbastanza suggestiva, non è altro che un insieme di scorci tra un palazzo e l'altro non troppo lontano da Shibuya (e dico pure che ci vuole un po di occhio e pazienza per trovare certi posti quindi mettiamo da parte la pigrizia altrimenti siamo tutti fotografi della domenica mattina). Ho scattato qualche posa giusto da "appunto mentale" e spero di riuscire a fare questa cosa entro la prossima settimana.
Mi piacerebbe molto poter fare una mappatura dei posti fotograficamente interessanti di Tokyo, così per dare un alternativa a chi non è interessato alle solite attrazioni che offre la città.

Rispondo subito ad alcune domande che mi sono state fatte riguardo la mia vita qui a Tokyo.

Per chi lavori?
-per nessuno, anzi per me, come fotografo almeno lavoro per me, senza voler nulla togliere agli altri io non voglio dimostrare niente a nessuno, mi interessa solo ritrarre belle realtà, mi piace fare ritratti a ragazze che hanno un viso espressivo perché sono fermamente convinto che basta uno sguardo a raccontare un intera storia, se così non fosse non esisterebbero i vari H-C Bresson. E mo ditemi che non è vero.

Che macchina fotografica usi?
-Una 5D mkII, che sfrutto ahimé pochissimo.

Se non fai il fotografo che lavoro fai?
-Sono un Art Director, lavoro in pubblicità, o meglio lavoravo in pubblicità in italia ora sto cercando una buona agenzia che mi assuma non appena potro cambiare il mio visto studenti che mi costringe a lavorare soltanto part-time.

Studente?! Che studi?
-Studio Giapponese in una scuola, ...si, per poter vivere e lavorare in Giappone si presume che tu riesca a comunicare con gli altri...

Come ti mantieni?
-Grafico Freelance, volantini, foto di eventi, marchette pubblicitarie e tutto quello che capita, Tokyo è una città costosa. Riconosco che in italia non ci camperesti mai in questo modo.

Tokyo è radioattiva? Non hai paura?
-No, non lo è mai stata. Ho avuto paura ma ho stretto i denti.

C'è la possibilità di lavorare come fotografo di moda a Tokyo?
-
Si esiste la possibilità se hai talento e soprattutto se parli abbastanza giapponese da poter comunicare con gli Art e con gli Editor delle varie riviste di fashion, Tokyo è una città che si regge sul fashion, non è strano venire fermati per strada e fotografati per qualche giornale di "snap-shot".
Ecco, magari prima di trasferirvi qui con una valigia piena di sogni valutate bene cosa avete da offrire e cosa fare nell'evenienza che tutto NON vada come avevate programmato.

Spero di aver chiarito le idee a un po di persone. Sono sempre disponibile a rispondere a tutte le email, quello a cui non risponderò più è alle richieste di pianificazione di una vacanza, per quello ci sono agenzie apposite :)

Questi sono gli scatti del posto dove vorrei fare lo shooting.

Ok...ammetto di aver esagerato in post-produzione. Giuro che il set lo scatto in "cyberpunkmode-off".




Il resto delle immagini su www.kokeshidesign.com/photography

Nessun commento: