mercoledì 23 marzo 2011

La moretti di Osaka

Osaka è una città da condividere. Ecco cosa non riesco a fare, starmene da solo come quando sono a Tokyo. Li posso stare giorni senza dover parlare con nessuno e non sentirmi solo. Qui mi sento solo. E malato. Voglio tornare a casa mia.
La ragazza che mi sta di fronte sulla scala mobile ha la gonna troppo corta e le si possono vedere gli slip. Un altro giorno probabilmente sarei sceso due gradini piu in basso, oggi ho la nausea, non solo per via degli effetti collaterali delle medicine, il mio fisico ha una carenza di normalità, quella vera. Mi vedo al centro con un amico, almeno mi distraggo ma l'idea di rimanere ancora due giorni in ostello da solo mi mette di cattivo umore. Se domani mi sentirò bene, se le notizie dalla centrale continueranno ad essere stabili potrei prendere in considerazione di tornare a casa mia. Le notizie sull'acqua sono poco rassicuranti ma in fin dei conti nessuno sperava di trovare le cose tutte aggiustate anzi meglio di prima. L'ambasciata pian piano inizia a "sbottonarsi". Adesso dice di avvisare nel caso di rientro a Tokyo e che by the way la situazione continua e continuerà ad essere instabile per un po di tempo. In pratica se vuoi tornare fai pure, se succede qualcosa sono stracazzi tuoi perché noi ti abbiamo avvertito. Simpatia. Questo è l'ultimo tamiflu che prendo, spero non vada a cozzarmi con la mezza Moretti che mi sono fatto a cena. Si, ad Osaka si può trovare Moretti alla spina.

R.

Nessun commento: