sabato 26 marzo 2011

Sole.

Oggi c'è il sole. Se non fosse per le notizie alla tele o per le continue richieste di "aggiornamenti sulla situazione" da parte dei miei genitori potrei quasi dire che sembra tornato tutto alla normalità. Anzi, anche le email dell'ambasciata questa mattina sembra abbiano trovato un momento di quiete. Mi verrebbe voglia di andare a farmi una passeggiata al parco se non fosse per il freddo e per il senso di colpa nei confronti dei miei libri di giapponese che aspettano chiusi sul tavolinetto verde al centro della stanza.
Vorrei fare una passeggiata a Shibuya per vedere che aria si respira, un amico mi ha detto c'è in questi giorni sembra diversa. Penso che prenderò i miei libri e andrò a studiare da quelle parti, sperendo di trovare un cafè tranquillo dove poter studiare tutto il pomeriggio.
Oggi greenpeace ha detto che il disastro di Fukushima è salito a livello 7 e quindi a pari di Chernobyl, che fa paura soltanto a pronunciarne il nome. Mi continuo a sommergere di domande a cui non so rispondere. In questi giorni esattamente un anno fa arrivavo a Tokyo. Faceva freddo, molto freddo ma di li a poco sarebbero sbocciati i sakura. Mi chiedo come sarà quest'anno l'hanami, forse ci sarà più posto sotto gli alberi. Spero che l'amosfera rimarrà quella di sempre a prescindere da tutto. Andiamo avanti.

R.

Nessun commento: